Fonte nuragica di Su Lumarzu - Bonorva, Provincia di Sassari

Indirizzo: SP43, 07012 Bonorva SS, Italia.

Sito web: donnanuragica.com.
Specialità: Sito archeologico, Attrazione, Attrazione turistica.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 81 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.4/5.

Posizione di Fonte nuragica di Su Lumarzu

Fonte nuragica di Su Lumarzu SP43, 07012 Bonorva SS, Italia

La Fonte nuragica di Su Lumarzu è un sito archeologico di grande rilevanza situato a Bonorva, in provincia di Sassari, Italia. Si trova all'indirizzo SP43, 07012 Bonorva SS. Questo luogo è una vera attrazione turistica che offre ai visitatori la possibilità di immergersi nella storia antica della Sardegna.

La Fonte nuragica di Su Lumarzu è un sito accessibile in sedia a rotelle, il che la rende adatta a tutti i tipi di visitatori. Inoltre, dispone di un parcheggio accessibile per garantire un'esperienza comoda e piacevole a chiunque decida di visitarla.

Se stai cercando un luogo ricco di storia e fascino, la Fonte nuragica di Su Lumarzu è la scelta ideale. Con una media di opinioni di 4.4 su 5 e ben 81 recensioni su Google My Business, è chiaro che i visitatori sono rimasti colpiti dalla bellezza e dall'importanza di questo sito archeologico.

Per maggiori informazioni e per prenotare la tua visita alla Fonte nuragica di Su Lumarzu, ti consigliamo di visitare il sito web ufficiale all'indirizzo donnanuragica.com. Lì troverai tutte le informazioni necessarie e potrai pianificare al meglio la tua esperienza.

Non perdere l'opportunità di esplorare la storia millenaria della Sardegna e di ammirare da vicino la Fonte nuragica di Su Lumarzu. Contattali tramite il loro sito web e vivi un'esperienza unica e indimenticabile!

Recensioni di Fonte nuragica di Su Lumarzu

Fonte nuragica di Su Lumarzu - Bonorva, Provincia di Sassari
Ilaria Cardella
5/5

Fonte nuragica di su Lumarzu – Bonorva

La fonte nuragica di Su Lumarzu (il cui nome significa “La Luce”) dimora all’interno di un bosco a poca distanza dal borgo abbandonato di Rebeccu (a 408 mt s.l.d.m. appartenente al Comune di Bonorva), sulle pendici settentrionali dell’altopiano di Campeda, ai piedi della piana di Santa Lucia. La sua datazione storica risale al Bronzo Finale (1200-100 a.C.) e la prima metà del Ferro (1000-730 a.C.). Fu il proprietario del fondo, il sig. Rossi Gomez che, a seguito di lavori eseguiti nella propria tenuta, segnalò la presenza della fonte e fu l’archeologo Taramelli ad occuparsene per primo. Il sig. Gomez trovò un vasetto miniaturistico che il Taramelli riprodusse su un disegno e che, insieme ad un vasetto piriforme di 7 cm con falso colatoio e ansette forate, permise di ricondurre la funzione del sito ad attività cultuali. Sebbene quindi già nota agli inizi del XX°sec. con varie pubblicazioni nel 1919 corredate da disegni di Francesco Gariazzo, il primo intervento avvenne tra il 2004 e il 2005 condotto dall’università La Sapienza di Roma e la collaborazione della Soprintendenza di Sassari e Nuoro, affidando i lavori alla direzione della Dr.ssa Antonietta Boninu. La struttura della fonte è costituita da blocchi di basalto disposti a filari regolari alti quasi 3 metri e larghi 2, con facciata rivolta a nord. All’atrio di forma rettangolare, si accede attraverso un lastricato di 5,15 mt largo 1,80 che in origine doveva essere coperto da un tetto spiovente. Sia a destra che a sinistra sono presenti dei banconi sedile, alti circa 30 cm e larghi 40, che probabilmente avevano la funzione di accogliere le offerte votive dei fedeli. Nella parete sinistra si scorge una nicchia di forma quadrata. L’atrio introduce alla finestrella d’apertura di 50 cm che porta ad una vasca in pietra circolare poco profonda, che raccoglie l’acqua sorgiva protetta da una tholos a cupola agettante di 97 cm di diametro, troncata da una lastra di orizzontale in basalto, coperta e impermeabilizzata da strati di argilla e polvere. Dalla vasca, una canaletta fa defluire l’acqua congiungendosi ad un condotto di scolo ricavato sotto la pavimentazione di ingresso. I primi lavori di restauro coinvolsero la facciata e il lastricato. I conci di basalto al di sopra del 5°filare erano posizionati in modo caotico e una buona parte rovesciata sul pianoro. Il lastricato invece, ha subìto gravi manomissioni con asportazione della zona centrale in tempi moderni per poter posizionare un tubo di ferro che facesse fluire a valle l’acqua che sgorgava dalla fonte. I lavori di restauro hanno così permesso di eliminare il tubo di ferro e ricollocare le lastre originali della copertura del selciato. Il Taramelli, trovò nel vestibolo monete del IV° sec. d.C. e all’interno della Tholos, sulla lastra di copertura, una croce incisa in epoca Medievale (con l’intento di purificare la fonte in età cristiana) confermando la continua frequentazione del sito anche in età Romana Imperiale.

Il percorso è bel segnalato e ben curato. Paesaggio fiabesco che già dal piccolo borgo di Rebeccu, vi immerge in un mondo in cui il tempo si è letteralmente fermato e nel quale la natura e le storie del passato riprendono vita. Meraviglioso!

Fonte nuragica di Su Lumarzu - Bonorva, Provincia di Sassari
Andrea Cugini vado di camper
5/5

Dal borgo di Rebeccu c'è un bel sentiero che ti ci fa arrivare comodamente.
La fonte è incastonata in un verde meraviglioso.
Se ti pieghi per vederne l'interno ti accorgerai della meticolosità con la quale e stato costruito all'interno, sembra una piccola tolos!!

Fonte nuragica di Su Lumarzu - Bonorva, Provincia di Sassari
Andrea Pigliapoco
5/5

Dalla piccola frazione di Rebeccu con un sentiero ben segnalato e facilmente percorribile si raggiunge la Fonte Nuragica di Su Lumarzu.

Fonte nuragica di Su Lumarzu - Bonorva, Provincia di Sassari
Simona Marci
5/5

Siamo stati la sera prima della festa Medioevale, pizza buonissima,personale gentilissimo e disponibile, prezzo più che onesto.
Abbiamo anche dormito in una delle casette, semplici ma con tutto quello che serve, rispecchiano la magia del luogo, mobili in arte povera e un cammino come quello delle nonne meraviglioso.
Il proprietario ci ha permesso di tenere la casa per tutta la giornata successiva visto la giornata di festa, per poter essere più comodi avendo una bimba piccola.
Grazie della splendida esperienza, mi sono innamorata di questo luogo sin da subito mesi fá per caso.

Fonte nuragica di Su Lumarzu - Bonorva, Provincia di Sassari
Claudia Pischedda
5/5

Per accedere al sito si fa una passeggiata di circa 15 minuti da rebeccu ( c e l'indicazione) la passeggiata è nel verde. Naturalmente si consiglia di visitarla quando c e flusso di acqua ( non stagione estiva)

Fonte nuragica di Su Lumarzu - Bonorva, Provincia di Sassari
Carlo Salvetti
5/5

Dovendo raggiungere Olbia per il rientro in nave, abbiamo approfittato del già stancante viaggio per visitare nei dintorni di Bonorva alcuni siti paleolitici e nuragici.
Tra quest'ultimi abbiamo selezionato la Fonte sacra di Su Lumarzu raggiungendo il borgo di Rebeccu.
Da notare che il cartello stradale posto al bivio sulla SP43 indica "Strada interrotta tra 350 m.".
Con il nostro solito spirito di avventura abbiamo ignorato il cartello arrivando agevolmente al borgo posto sul versante di una collinetta piacevolmente affacciato sulla vasta piana.
Nella piazzetta del borgo abbiamo avuto il piacere di vedere confermato il nostro obiettivo con un bel "SIETE QUI" con il consueto bollino rosso su di una piantina che, oltre alle notizie archeologiche relative al sito, nulla svelava circa il percorso per raggiungere la fonte.
Armati di pazienza abbiamo desunto che una fonte deve trovarsi a metà od in fondo al versante.
Senza nessun'altra indicazione che non Google Maps, abbiamo seguito una stradina acciottolata che scendeva a mezza costa.
Percorsa in lungo ed in largo, Maps ci assicurava di essere giunti ma attorno a noi non vi erano altro che cancelli chiusi ed abitazioni deserte.
Sconsolati, siamo risaliti in un punto con sufficiente segnale per effettuare una ricerca sul sito segnalato sulla piantina di cui sopra il quale riportava anche indicazioni sbagliate facendoci girare attorno alla piacevole ma chiusa chiesetta nel borgo ed assicurando che la direzione era segnalata da frecce dipinte sulle pareti dei muretti.
Nulla di tutto ciò.
Ma, ormai intestarditi a trovare la fonte, ci siamo inoltrati lungo l'ultimo tratto di stradina non ancora esplorata ed ecco apparire una segnalazione che ci ha permesso di raggiungere la fonte.
RIEPILOGO DEL PERCORSO CORRETTO:
Punto base la piazzetta squadrata e graziosamente pavimentata a cui si arriva dalla strada "interrotta" e sulla quale, a sinistra, è posizionata la palina con la piantina e le notizie storiche e le emergenze del territorio.
Voltando le spalle all'unico edificio a 2 piani tinteggiato di bianco ed infissi in legno verdi e con una insegna iscritta su di una grossa tavola di quercia posta sulla facciata con scritto "Su Lumarzu" prendete la corta viuzza acciottolata di fronte a voi.
La via gira ad angolo retto sulla destra proseguendo lungo il costone illuminato la sera da lampioni su palo.
Fatti 100-120 m. si giunge ad un incrocio.
Proseguite in piano e dritti.
Dopo 50 m. la strada diventa sterrata e quando improvvisamente si restringe in un frondoso sentiero, sulla sinistra, in discesa, si apre un viottolo parzialmente acciottolato con in fondo due cancelli (che noi abbiamo trovato entrambi aperti).
Entrate nel secondo (costruito senza risparmio di metallo, sovradimensionato, manco proteggesse Fort Knox!).
Seguite il percorso sulla destra un poco più impervio e scivoloso, superate un piccolo ponticello in legno e, fatti ancora pochi passi vi trovate in uno spiazzo terrazzato con muretti a secco, ordinato, ben mantenuto, incrociando un viottolo anche ben pavimentato (non abbiamo cercato di capire da dove venisse!), e, poco più in alto, la costruzione dei due muri nuragici in blocchi squadrati che contengono il soprastante terreno e su cui si apre il piccolo e basso vano di accesso alla Fonte Sacra.
La polla della fonte è protetta da una volta a "tholos" con una pietra di chiusura in sommità sulla quale in epoca più tarda è stata incisa una croce latina.
La fonte è ancora attiva e l'acqua in eccesso si incanala in un canaletto scolpito e poi si nasconde sotto il pavimento antistante contornato da baggioli in pietra, per riuscire ancora mediante un altro canaletto e disperdersi.
Sarà stata la gioia a compensare la fatica nel trovarla, sarà stato il silenzio assoluto che ci circondava, appena rotto dal fruscio del vento tra le foglie della macchia circostante, ma abbandonarsi a contemplare questa semplice (e duratura!) costruzione ti permette di immergerti nella magica sacralità del luogo, fantasticando sui significati che questo rappresentava e sui valori che trasmetteva.

Fonte nuragica di Su Lumarzu - Bonorva, Provincia di Sassari
Gian Marco Frau
5/5

Bel posto passateci dopo aver visitato Rebeccu. Si arriva da un sentiero molto carino, soprattutto nel periodo invernale.

Fonte nuragica di Su Lumarzu - Bonorva, Provincia di Sassari
Giorgio Fenu
5/5

Fonte sacra a pozzo di valore storico interessante, costruzione del periodo nuragico fonte e pozzo in ottime condizioni all’interno di un bellissimo.

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